Il Tallone di Ferro, Jack London in una veste nuova

Il nome di Jack London vi risulta familiare? E’ l’autore di romanzi molto interessanti e famosi che si occupano, principalmente, di approfondire il rapporto tra l’uomo e la natura: Il Richiamo della Foresta & Zanna Bianca.
E’ comprensibile capire il mio stupore quando ho terminato il romanzo di oggi: Il Tallone di Ferro.download

Avis Everhard è la figlia di un professore di fisica. Egli è particolarmente interessato alla politica e alla sociologia ed è solito organizzare certe cene con alcuni pensatori e figure sociali molto importanti in questi ambiti. L’obiettivo? Creare discussione.
Le serate trascorrono normalmente, avviando discussioni sterili tra chiesa e capitalisti, finché questo clima infecondo non viene interrotto dall’apparizione di Ernest Everhard, un operaio socialista.
L’umore generale muta e nel cuore di Avis si accende l’amore per questo homo novus.

Le vicende sono narrate dal POV di Avis Everhard (l’autore utilizza la tecnica del “manoscritto” molto comune nel 1800) che racconta della vita di coppia, della sua trasformazione in un’attivista socialista, del crollo (finanziario e non) della sua famiglia e, generalmente, della sua vicenda personale.
Importante è l’intervento attraverso delle annotazioni a piè di pagina di un altro narratore (che è uno studioso che vive moltissimi anni dopo il tempo del romanzo), il cui compito principale è quello di digredire su alcuni eventi oppure di chiarire la visione, ovviamente di parte, della narratrice principale.

download (1)Non è molto semplice definire il genere di questo romanzo, è stato pubblicato nel 1907, che racconta di una generazione della società che pian piano perde il suo valore umano per trasformarsi in puro interesse economico nelle mani di un’oligarchia anarchica (rendondolo un romanzo distopico), è al contempo la storia di Avis Everhard (romanzo biografico) ma è presente la tecnica del manoscritto e l’intento di chiarire quella parte di storia socialista (romanzo storico). Interessanti sono però gli elementi presenti, notiamo la rappresentazione del proletariato (totalmente dissimile alle salamandre) come una massa inerte e incapace (come in 1984), una certa prefigurazione della prima guerra mondiale (7 anni prima del suo scoppio). Dulcis in fundo è la rappresentazione del capitale che diventa parte attiva e manipolante della società… un po’ come oggi, non trovate?

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