5 libri che rileggerei volentieri

20180911_205732.jpg

A moltissimi lettori piace rileggere i loro libri preferiti, anche più volte. Del resto è comprensibile voler rileggere un libro che ci è particolarmente piaciuto, magari anche a distanza di tempo. Un’altra categoria di lettori, forse in minor numero rispetto alla precedentemente citata, compra i libri cartacei dopo averli letti in digitale, tutti o alcuni, come se la versione digitale fosse soltanto una “prova” per capire se vale la pena comprare il cartaceo (secondo me è uno spreco, anche le versioni digitali costano soldini…). Non intendo criticare questi lettori, che anzi probabilmente sono molto più scrupolosi di me, semplicemente intendo discostarmene, dato che io non sarei proprio in grado di farlo. Non pagherei due volte lo stesso libro, magari per possederlo in due diverse edizioni oppure per averlo sia digitale che cartaceo. E nemmeno rileggerei volentieri tutti i libri che ho letto, semplicemente perché mi infastidisce sapere già cosa succede (pensate che io non leggo né le trame né le recensioni dei libri prima di comprarli. Mi baso soltanto sul titolo, sulle informazioni che ho dell’autore, sul mio intuito e su una lista, della quale prima o poi vi parlerò…). Eppure ci sono alcuni libri che, in via eccezionale e per vari motivi, sfuggono a questa mia particolare “indisposizione” alle riletture:

  • Stoner, di John Williams.

Ecco un altro motivo per non leggere le trame dei libri prima di comprarli (provateci una volta, per curiosità). La trama di Stoner è assolutamente insignificante, eppure i contenuti sono così nuovi, straordinari, come ho già spiegato in questa recensione. Mi è piaciuto così tanto che ho desiderato averlo in versione fisica (e in pratica me lo sono fatto regalare);

  • Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry.

Come vi ho precedentemente spiegato qui, relegare questo libro nella categoria “libri per bambini” è davvero riduttivo. Lo considero un sintetico, stravagante, istruttivo sunto sul mondo e sui tipi di persone che lo abitano. L’ho riletto più di 5 volte;

  • Shadowhunters – Le origini (trilogia) di Cassandra Clare.

Ho letto sia la saga completa che la sopracitata trilogia, ma devo ammettere che ho apprezzato quest’ultima molto di più. L’amore, la morte, la memoria e il tempo sono temi che, sebbene siano intessuti in un mondo fantasy spettacolare, fanno riflettere sulla realtà. In particolare al termine dell’ultimo libro, La principessa, ho sperimentato sulla mia pelle quella sensazione di oblio che tanto preoccupa Augustus Waters in Colpa delle stelle.

  • Sette brevi lezioni di fisica di Carlo Rovelli.

Il fascino questa volta deriva dalla sconfinata bellezza della scienza e in particolare della fisica. Questo libro ci fa capire quanto poco sappiamo della scienza, l’unico modo che abbiamo per guardare e conoscere realmente il mondo.

  • Il processo di Franz Kafka

Non importa quante volte rileggerò questo libro, sento che non capirò mai a pieno tutti i misteri, non percepirò mai tutte le allusioni nascoste dall’autore. Ogni rilettura suscita inquietudine e sgomento come la prima volta che lo lessi.

Quali sono i libri che rileggereste di continuo? Scrivetelo nei commenti o direttamente a @PaniccRoom o @xavewec su Telegram.

Un commento

Lascia un commento