Ghiaccio -Nove – Una strana ricerca

ce3f1b924f69e377a8cab193aca69c1cGhiaccio-Nove è tanto ma allo stesso tempo poco. Un romanzo reale ma allo stesso tempo fantascientifico.
La storia si svolge semplicemente: un uomo (il narratore) ha intenzione di scrivere un romanzo sul giorno, apparentemente tipico per un americano tipico, in cui è stata lanciata la bomba su Hiroshima. Riportare la reazione e i pensieri delle persone in quel “giorno in cui il mondo finì“.
Da dove iniziare la ricerca? Sicuramente da Ilium, patria del dottor Hoenniker (una certa assonanza con Oppenheimer), capo scienziato della sezione dedicata al progetto Manhattan, ormai defunto (trovato in strane circostanze).
Chi c’è ad Ilium da poter intervistare? I suoi figli (tranne uno, Frank): il piccolo Newt (“piccolo” è una parola un po’ troppo precisa, essendo egli un nano) e la figlia maggiore Angela (“madre” dei suoi due fratelli, molto introversa).
Non molto altro accade qui: l’autore visita il laboratorio scientifico (qui gli viene accennato un folle piano di un militare) dove venne sviluppata la bomba, si reca nel negozio di modellismo dove lavorava Frank Hoenniker e altri luoghi della cittadina.
Il protagonista viene invitato al matrimonio di Frank Hoenniker presso l‘isola di San Lorenzo dove egli svolge un ruolo “amministrativo”. Lascio a voi la lettura del libro per scoprire il resto.

L’isola è sede di un governo autonomo e di Bokonon, fondatore del bokononismo (una religione). L’autore accenna più volte a questa fede, spiegandola in maniera completa (sebbene la sua iniziazione sia recente rispetto al tempo del libro). Ne rivela i vari “contenuti” e regole, ci racconta dei riti che prevede (e dei suoi mitici effetti) oltre che scrivere alcuni dei salmi che Bokonon ha racchiuso nel suo libro (che viene aggiornato quotidianamente). Potreste faticare a crederci ma per quanto la religione sia popolarissima tra i sanlorenziani questa è bandita (pena per chi la pratica: la morte).

Questo è uno dei primi romanzi di Vonnegut però i nuclei portanti della sua intera narrativa sono ben palesi (nonostante la brevità del libro). Sicuramente la critica va all’umanità in generale (alla sua belligeranza) e alla cattiva ambizione (dell’uomo e della scienza che hanno creato la bomba atomica). Ma non si ferma qui infatti una nota dolente riguarda la religione, il bokononismo non è altro che una parodia di tutte le religione ed è sconcertante che la popolazione, molto povera, dell’isola sia disposta a vivere in condizioni terribili e subire la pena del gancio trovando distrazione in una stupida credenza.

"Dov'è il cestino? Dov'è il gatto?"

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